Accettare noi stessi per cambiare noi stessi
Accettare noi stessi per cambiare noi stessi
Tutti noi ci concentriamo sui nostri difetti: se da un lato è propria questa parte di noi che ci consente di cambiare e superare i nostri limiti, dall’altra rischia di conformarsi una rigida abitudine a guardarsi con giudizio. Per certi versi siamo proprio noi i peggiori giudici di noi stessi! Tuttavia esiste un confine paradossale tra accettazione e possibilità di cambiamento. Spesso ci dimentichiamo che accettare noi stessi per quello che siamo non è rassegnazione ma il primo passo per apportare cambiamenti nella nostra vita.
Accettazione come compassione verso di noi
Una sguardo meno giudicante e più compassionevole verso noi stessi è una forma di gentilezza e di sostegno che ci offriamo e che può aiutarci ad affrontare le difficoltà della vita con maggiore flessibilità e forza interiore. Accettare noi stessi per quello che siamo non significa accontentarsi, ma piuttosto creare un’opportunità per la crescita e il cambiamento.
L’auto-compassione può aiutarci a superare i nostri blocchi e può diventare il punto di partenza del nostro processo di trasformazione personale, il percorso che ci porta a diventare la persona che desideriamo essere. Accettare i nostri limiti e le nostre imperfezioni permette di liberare la nostra energia che si sposta dal tempo infruttuoso del giudizio e della critica verso noi stessi alla possibilità di creare i cambiamenti che desideriamo nella nostra vita.
Accettare noi stessi significa avere il coraggio di guardare dentro di noi e di abbracciare tutto ciò che siamo, anche le parti che non ci piacciono.
Vedi anche: Elogio della fragilità: essere umani per davvero
Guardarci con lo sguardo di una madre amorevole
Che cosa fa la Terra se non accogliere tutto ciò che accade dentro e fuori di lei come farebbe una madre amorevole verso il proprio figlio? Quando la capacità personale di accettare noi stessi si fa difficile e prevale la lotta interiore contro le nostre imperfezioni e le nostre vulnerabilità, possiamo affidarci all’archetipo, una dimensione oltre la persona.
L’archetipo della madre, che nella tradizione afro-brasiliana è appresentato simbolicamente da “Nanà” rappresenta proprio l’amore incondizionato, l’accettazione, la cura e la protezione. Accettare noi stessi ed entrare in contatto con questa forza ci permetterà di cambiare e di crescere, di abbracciare la bellezza dell’essere umani per davvero.
Vedi anche: Nanà: Esplorare l’Archetipo Femminile della Madre
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