Oltre il sintomo: la vera natura della Cura
Oltre il sintomo
Un percorso di cura può essere inteso in maniera più ampia della semplice risoluzione di un sintomo fisico o psicologico. Ovviamente, risolvere i sintomi è un aspetto importante, ma non è l’unica cosa che conta. Se intendiamo per cura offrire un supporto completo e significativo alla persona nel suo processo di crescita, se la vera natura della cura è riconoscere che essa è un principio che agisce, anche il sintomo può essere inteso come parte della cura stessa. Il sintomo comunica qualcosa che non può essere comunicato in altro modo: il problema ti dice solo dove sei, il prossimo passo da fare, il malessere può essere inteso come una forza creativa bloccata che chiede di esprimersi, non solo e unicamente un male da eliminare.
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Per una psicologia integrale
La cura è intanto un processo che coinvolge l’intera persona, non solo il suo corpo o la sua mente. La cura richiede un’attenzione alle esigenze fisiche, emotive e profonde della persona, è l’offerta di un supporto globale per il suo percorso di crescita e di sviluppo. Uno sguardo di cura integrale significa che se vogliamo perseguire un cambiamento il più profondo ed efficace possibile possiamo tenere conto ciò di tutti i livelli dell’essere e prendere in considerazione, unitamente alle dimensioni dell’ego e del sistema biopsichico allargato corpo-mente-emozione, il piano dell’essere umano più profondo, interiore e spirituale.
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La vera natura della Cura
Quale può essere quindi la vera natura del prendersi cura? Se fosse una forza, un principio che agisce dentro di noi, la capacità insita dell’essere umano di auto-rinnovarsi e auto-trascendersi costantemente? In tal caso ogni fenomeno sarebbe animato dal principio della cura. L’atteggiamento giusto di fronte a tutto questo sarebbe l’accettazione, adeguarci, onorare e rispettare questo principio. Oltre i desideri dell’Io essere in relazione con l’invisibile, significa riconosce che le forza archetipiche dentro di noi ci invitano a fare esperienze. Se ne siamo consapevoli possiamo scegliere semplicemente la direzione invece che subirne l’influsso inconscio. Tanto più scompaio io tanto più dal vuoto emerge il potenziale creativo della cura.
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Omolù: una simbolo di cura
Nella tradizione afro-brasiliana il principio della cura è rappresentato da Omolù che possiede una maschera e un copricapo che gli copre la vista: il principio della cura non vede fuori ma nasce da dentro, è nascosto al mondo, agisce senza essere visto. Omolù è contemporaneamente principio di malattia, morte e guarigione, tre istanza che riguardano lo stesso processo: se io riconosco la malattia, imparo a morire a una parte di me che chiede cambiamento, accedo alla rinascita, il processo di cura che si è compiuto. Mentre l’ego è proprio essere visto, essere riconosciuto. La cura è questa rinuncia ad essere visto: se non sono io, scompaio, rappresento il principio della cura. Un sacrificio che non è sofferenza ma fare sacro, rendere sacro il tuo agire, scomparire trascendendo la dimensione profana del mondano. L’essenziale della cura: cercare di riconoscere costantemente l’ego e sacrificarsi al Sé.
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