Omolù: l’archetipo di malattia e guarigione in psicologia

Omolù: l’archetipo di malattia e guarigione in psicologia

L’archetipo di Omolù è uno dei più potenti e misteriosi dell’intera mitologia afro-brasiliana. Conosciuto anche come Babalù Ayé, è il dio della malattia, della guarigione, della morte e della rinascita. Perché il suo simbolismo può essere utilizzato all’interno della psicologia moderna?

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Malattia come opportunità

Nella mitologia afro-brasiliana Omolù è il dio che ha il potere di causare e curare le malattie. Egli rappresenta l’idea e l’esperienza che la malattia non sia solo una forza distruttiva, ma anche una fonte di potere trasformativo. La sua figura rappresenta la capacità dell’essere umano di trasformare la malattia e il dolore in un’opportunità per la crescita personale, la profonda connessione tra la morte simbolica e la rinascita a qualcosa di nuovo.

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La cura: morte e rinascita

Questa morte simbolica può avvenire in molti modi diversi: una crisi personale, una malattia, la perdita di una persona cara, un divorzio o un licenziamento. In tutte queste situazioni possiamo trovarci di fronte alla necessità di fare i conti con la nostra fragilità. Come ci insegna la natura che ci circonda la morte può essere vista come parte del ciclo vitale e come opportunità per la rinascita e la trasformazione. Attraverso la morte simbolica, possiamo lasciare andare ciò che non ci serve più e aprire spazio per nuove esperienze e possibilità. In questo senso, la morte simbolica può essere vista come un processo di evoluzione personale.

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